Il Cross link corneale è l’unica terapia conservativa ad oggi esistente per la cura del cheratocono
Il cheratocono è una malattia su base genetica che causa il progressivo assottigliamento e incurvamento della cornea. Questa deformazione determina un astigmatismo irregolare che puo’ essere corretto solo parzialmente dall’uso di occhiali e più spesso grazie a lenti a contatto specifiche.
La diagnosi precoce, e il follow-up della malattia, richiedono l’esecuzione di esami di topografia corneale e di mappe pachimetriche (di spessore) computerizzate
Il topografo SIRIUS CSO presente presso lo studio di Via Zara è un topografo-tomografo corneale che abbina l’esecuzione della topografia corneale di superficie con la mappa tridimensionale della cornea consentendo quindi una diagnosi precoce e un corretto follow-up dellla malattia
Un ulteriore approfondimento diagnostico puo’ essere eseguito con il topografo Precisio 2, presso il centro Ivis, che consente anche lo studio dell’epitelio cornale con una accuratezza al di sotto dei 3 millesimi di millimetro
Il Dott. Mulè è stato il primo in Regione ad introdurre questa terapia realizzando il primo intervento di Cross-link corneale nel Settembre 2007
Da allora ha eseguito più di 400 trattamenti
La terapia consiste nell’irraggiare la cornea attraverso un emettitore di raggi ultravioletti dopo che la stessa è stata imbevuta di una sostanza derivata dalla vitamina B(Riboflavina). L’irraggiamento avviene dopo la rimozione dello strato superficiale della cornea (epitelio), per cui nei 2-3 giorni successivi il paziente dovrà osservare un adeguato riposo e terapia medica.
Esiste anche la possibilità di praticare il Cross-link senza la rimozione dell’epitelio, ma tale opportunità va riservata, al momento, a casi selezionati.
Lo scopo primario del cross-link è quello di impedire la progressione della malattia; non è possibile promettere un miglioramento della quantità visiva conseguente alla terapia.

